mercoledì 29 agosto 2012

In Russia c'è da morir dal ridere (2)

In un'isoletta della Moskova, a Mosca, ci si imbatte inevitabilmente in una statua in bronzo di Pietro il Grande. Ci si imbatte inevitabilmente, perché è molto imponente e molto alta, più di novanta metri, e te sei lì che cammini per i fatti tuoi sul lungofiume, mentre stai andando a vedere la casa di Tolstoj, e all'orizzonte prima si alza l'albero maestro di una nave, poi una mano che regge una pergamena dorata e, insomma, arrivati vicino a Pietro il Grande, lo vedi, gigantesco e innaturale, che guarda chissà cosa chissà dove e porge la pergamena a chissà chi in piedi su una barca che sta sopra a delle altre barche che sembrano caravelle. La prima cosa che ti chiedi, ché hai anche studiato un po' di storia russa prima del viaggio, è come mai abbian fatto una statua per Pietro il Grande proprio a Mosca, visto che a Pietro il Grande gli stava abbastanza sui maroni, Mosca, come città, e si era fatto costruire apposta un'altra capitale più a nord e l'aveva chiamata Pietroburgo.

Quella statua lì di Pietro il Grande è molto alta, molto imponente e anche molto brutta. Talmente brutta che l'artista, un certo Zurab Tsereteli, probabilmente specializzato in statue molto alte, molto imponenti e molto brutte, non voleva davvero raffigurare Pietro il Grande. Il progetto originale, infatti, era di regalare una statua molto alta e molto imponente di Cristoforo Colombo all'America, nel 1992 per il cinquecentesimo anniversario della scoperta, ma gli americani, dopo averla vista, devono aver detto all'artista una cosa del tipo: Grazie, veh, Tsereteli, solo che la tua statua, oltre che molto alta e molto imponente come ci avevi promesso, è davvero molto brutta e noi, guarda, grazie ancora, ma non la vogliamo.

Il buon Tsereteli, che comunque è una persona ragionevole e ce ne vuole un bel po' per offenderlo, come artista, non ha fatto una piega e ha pensato bene di cambiare la testa della statua di Cristoforo Colombo, di metterci la testa di Pietro il Grande e di provare a regalarla alla Russia. La Russia era in un momento che non si capiva niente, non ci avrà neanche pensato, avrà detto una cosa del tipo: Va bene, Tsereteli, mettila dove trovi posto, che qui adesso abbiamo degli altri casini. E allora Zarub l'ha appoggiata sull'isoletta della Moskova, poco più avanti del Parco Gor'kij, verso il centro, e adesso se passeggi sul lungofiume è inevitabile imbattersi in Pietro il Grande che svetta sulla città di Mosca con dei vestiti quattro-cinquecenteschi che guarda chissà cosa chissà dove e che porge una pergamena a chissà chi in piedi su una barca che sta sopra a delle altre barche che, effettivamente, sono caravelle.

Quella statua lì di Pietro il grande, molto alta, molto imponente e molto brutta, è talmente brutta che è dal 2010 che ogni tanto Mosca chiede a San Pietroburgo una cosa del tipo: Scolta, San Pietroburgo, la vuoi te la statua di Tsereteli? Non ha più senso se la metti te da qualche parte, che qui da noi non c'entra mica niente?

Solo che San Pietroburgo, una città molto bella e molto seria, son due anni che fa la gnorri.

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(La statua di Pietro il Grande, molto alta, molto imponente e molto brutta, è questa qui.)

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