martedì 3 gennaio 2012

Sul finire alla fine dei libri

Ti giuro, Spora, che non mi sono messa, nemmeno per provarle, nessuna delle tue scarpe dai tacchi mirabolanti. Alcune sono davvero sorprendenti, non immaginavo potessero esistere. Però, Spora, una cosa te la devo confessare. Avevo finito Čechov, mi ero portata un'edizione striminzita col monaco nero e altri due racconti, l'avevo finito sulla RER nel raggiungere il tuo loff. Allora, devo confessarti, ho spulciato nella libreria dietro la quale dormiamo, davvero una bella libreria, come tutto il loff, del resto. Ci ho trovato Roth, Joseph Roth, e il suo Fuga senza fine. Io non lo so com'è che non avessi ancora letto Joseph Roth, a trentuno anni compiuti. È la prima cosa che ho pensato. Poi ho pensato anche che era un'edizione comoda, tascabile, di quelle da portarsi dietro per Parigi e leggerle in metro. Cosa vuoi, tutti leggono in metro a Parigi, fa quell'effetto lì. Allora mi sono detta dai lo prendo in prestito, tanto lo finisco andare al sei così glielo rimetto dov'era e nemmeno se ne accorge. Infatti mica te lo volevo dire, di averti preso e portato in giro per Parigi Fuga senza fine di Joseph Roth. Ma è successo che mi è piaciuto da matti, e allora te lo devo dire. Mi è piaciuto dalle prime righe, così tanto che continuavo a ripetermi trentun'anni, Caterina, trentuno anni e te dovevi ancora leggere questa meraviglia. Roba da andarci giù di testa davvero, Spora. L'ho finito ieri, mentre bevevo mezzo litro di Afflingem in un cafè a Montmartre. L'ho finito e sono finita di corsa, con il Many per mano, in metropolitana alla volta di place de la Madeleine. Abbiamo cercato il punto che guarda la Rue Royale. E mi sono seduta lì, alla fine del libro, con la chiesa alle spalle, e superflua come me non c'era nessuno al mondo. Grazie, Spora.

2 commenti:

  1. Di questo libro ascoltai una lettura a puntate che fecero a Radio Tre tipo 10 anni fa, intorno a mezzanotte. E la ricordo con grande affetto.

    Vado a comperarlo, adesso.

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  2. Wow!
    Senti non so come dirtelo...Non è mio quel libro. E non ho idea di chi sia. Ma ora che me la dipingi così, be', me lo leggo.
    Odio deludere pensieri così belli. Cazzo, ma non l'ho letto :(

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