martedì 22 marzo 2011

A tavola con Tiziano Fiorveluti: Bocconcini a muso giallo in versi

Prendere dello spezzatino,
Di maiale o di bovino.
Che qualcuno non vi senta, la mattina,
Se, ovviamente di polenta, comperate la farina.

Abbondante vino rosso
Versa come fosse un fosso
E poi lascia ad aspettare
La sua carne a marinare.

Una notte con le spezie e con il vino,
Chiodi di garofano e timo, alloro e rosmarino.
Uno spicchio d’aglio schiaccia,
Si sa mai che a qualcuno piaccia.

Or la carne passa nella farina di polenta,
Impana bene, finché non si spaventa
Qualcuno che assiste e resiste al tuo gioco,
Mentre l’olio in gran padella frigge, poco a poco.

Butta poi il bocconcino, fino a quando sia dorato
Come fosse un bel mattino, dal un bel sole illuminato.
Non per dissentire, ma ben cotto lo si può pure preferire,
Come il sole all’imbrunire quando sfatto va a dormire.

Di contorno, in questo giorno, servirei delle carote.
Qualche sedano, olio e aceto, le patate bollirete
Con l’aceto sparso sopra,
Ma non troppo, ché non copra.

Il piatto è ormai finito,
Resta da dir “Buon appetito”.

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