lunedì 21 marzo 2011

Di come siamo andati da Zero a 150 in due ore

L'altra sera, lo sapete, abbiamo raffazzonato delle letture in fretta e furia per il 150esimo compleanno dell'Italia. È andata bene, c'era Klaus Aughentaler che metteva i dischi tra una lettura e l'altra, c'era DemonLater che missava Edwige Fenech col neorealismo italiano sullo schermo alle nostre spalle, c'eran simone rossi e Bicio ad accompagnare le letture, c'era un'aria tranquilla e c'era la birra. C'eravamo anche noi lettori, con qualche ospite, come andiamo di seguito ad elencare riportando fedelmente la scaletta stilata dal buon carlo dulinizo, regista e conduttore della serata, con lettori e letture (tra parentesi ci sono i nickname, se siete di quelli che bisogna spiegargli sempre tutto):


  • Federico Fioresi: il 6 canto del Purgatorio di Dante
  • Elena Marinelli (osvaldo): considerazioni sulla Lutazia, da "Kammerspiel" di Paolo Colagrande
  • Caterina Imbeni (grushenka): la rivolta del fumo del '48, da "Daghela avanti un passo" di Luciano Bianciardi
  • Federico Fioresi: "Marzo 1821" di Alessandro Manzoni
  • Caterina Imbeni (grushenka): l'incontro di Vittorio Emanuele e Garibaldi, da "Ai miei cari compagni - diario inedito di un neo-garibaldino" di Luciano Bianciardi
  • Federico Fioresi: il secondo coro dell'"Adelchi" di Alessandro Manzoni
  • Caterina Imbeni (grushenka): l'unità d'Italia e la questione meridionale sempre di Luciano Bianciardi
  • Leonardo Tondelli (leonardo): declamazione imprescindibile del "Giuramento di Pontida" di Giovanni Berchet
  • Marco La Cascia: "Libera Nos a Malo" di Luigi Meneghello
  • Marco Manicardi (il Many): di come "La bella Gigogìn" divenne l'inno ufficiale della spedizione dei mille, da "I Mille - da Quarto al Volturno" di Giuseppe Bandi
  • Elena Marinelli (osvaldo): Mazzini represso sessuale, da "Storia della Russia e Dell'Italia" di Paolo Nori e Marco Raffaini
  • Leonardo Tondelli (leonardo): l'Inno di Mameli rivisitato da lui stesso
  • Marco Manicardi (il Many): "Io se fossi Dio" di Giorgio Gaber
  • Luca Zirondoli (carlo dulinizo): "Bum Bum Bum" da "La donna che si baciava con i lupi" di Guido Catalano
  • Marco Manicardi (il Many): chiusura con "Per il mio Paese" di Silvio Berlusconi, 26 gennaio 1994

Qui ci sono anche delle foto. È andata così bene che ci han chiesto di fare una cosa simile, sempre lì al Mattatoio di Carpi, anche il 2 giugno prossimo venturo. Tenetevi liberi.

1 commento:

  1. manicardi gaber è stata una roba GRANDE, diciamolo, diobono.

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