giovedì 28 gennaio 2010

Cover

Gregory Samson, svegliandosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nella sua branda, in un piccolo vietnamita immondo. Riposava sulla schiena, magra e dolorante, e sollevando un poco il capo vedeva il suo ventre smunto, giallognolo e diviso da costole ricurve, in cima a cui la coperta della branda, vicina a scivolar giù tutta, si manteneva a fatica. Le gambe, nodose e sottili da far pietà, rispetto alla sua corporatura ben tornita, tremolavano senza tregua in un confuso luccichio dinanzi ai suoi occhi. (continua...)

(è l'inizio di una roba che ho scritto per la seconda parte del concorso sulla letteratura rinnovabile. Vi tengo informati. Se vinco la bici pittata giuro che vi vengo a trovare, voi che mi avete dato una mano)

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