lunedì 4 giugno 2007

Chi è senza peccato

Ci si impunta oggi a mettere in rilievo questa considerazione e a chiedere una società in cui per merito esclusivo della polizia nessuno possa recar danno agli altri, e nessuno in conclusione operi male, anche a costo che nessuno abbia il concetto di bene.

Che vita tremenda questa! Che putredine sotto il verde placido manto di verzura! Che quieto stagno d'acque velenose! No, no, mille volte no! Piuttosto ci conceda Iddio un mondo in cui tutti si sentano a loro agio, anche se tutti recheranno danno; in cui gli uomini si battano acciecati dall'affetto; in cui tutti soffriamo in silenzio per il male che ci vediamo trascinati ad affliggere agli altri. Sii generoso, e assali pure tuo fratello; comunicagli il tuo spirito, e sia pure a suon di botte.

Esiste qualche cosa di più intimo di ciò che siamo soliti definire "morale", e si tratta di una sorta di giurisprudenza che sfugge alla polizia; vi è qualcosa di più profondo del Decalogo stesso, che è una tavola della legge - una tavola, una tavola, e della legge per giunta! - vi è uno spirito d'amore.

Miguel de Unamuno, Vita di don Chischiotte e Sancio Panza. 1905

Nessun commento:

Posta un commento